Ma nulla è compiuto ancora in questa favola moderna. Lei lo ha tradito a 11 anni con il suo amico del cuore, lo ha scoperto dalla tasca del giubbotto che si erano scambiati, si scambiavano tutto, tranne lei… tranne lei. Lesse: “Vorrei con te la prima volta…aiutami”.
Morì dentro, si frammentò in mille e mille pezzi. C’era qualcosa in quella bambina che non si poteva spiegare con le parole o con i sentimenti.
L’amore diventò per lui un fatto universale, strategia del cuore, avventure domate dal sapere dell’incoscienza. Appena prendeva atto di un rapporto che potesse limitarlo, fuggiva. Ma l’amore antico ci riprova sempre, dovevano tranquillizzarsi, morire in pace e vivere in pace nell’aldilà, doveva accadere in modo diverso da loro, pioggia asciutta sulle mani. S’incontrarono in biblioteca comunale, lei timida, non lo aveva mai dimenticato, si avvicinò, lui la trascinò dietro una tenda, si sentiva il forte odore acre di mosto, ma non era ottobre.
Strano, a loro il vino non piaceva, s’inebriavano ma non in un rosso rubino, ma trame … trame di un mondo antico che riemergeva, evanescente, puro… giallo come il sole, argenteo come la luna. Lui ci provò con lei, non riusciva, piangevano, si scioglievano nel sale, in un vortice amante, le loro anime tristi che guardavano.
Dovevano, dovevano concludere, ma non come loro, di nascosto, doveva nascere una nuova vita. Questo era il loro scopo, davanti a Dio, davanti agli uomini. Nell’ animo di lui questo non era possibile, si doveva sposare con una pura come la sua mamma, vivere per procreare, ed avere di nascosto una vita complicata piena di passioni e di amori futili.
L’anima reincarnata del suo trisavolo con il suo nome, che era l’amante della contessa, la trisavola della sua amata di oggi. Il suo trisavolo sapeva, sapeva che non era il figlio legittimo, lo scoprì appena bambino, era diverso dai fratelli, un po’contadino con le mani forti che solo loro possano avere. Il padre non gli aveva mai perdonato di aver sposato una popolana, lo lasciò in un casale di famiglia a prendersi cura delle proprietà dei fratelli. La madre glielo confessò in punto di morte, chiese di essere perdonata, lui la perdonò, come poteva non farlo. Lei inquieta sempre, non conosce amore, non conosce la sua storia. Oggi è come ieri, gli amori creano trame, ma lei,ignara, non sa che loro stanno lì ad osservarla finché si compia il destino.
Intuito felino, la mamma di lui dovuto alla trisavola di ‘’donna Carmina’’ prendeva i parti in casa, curava con le erbe e cresceva i suoi bambini, dono di chiaroveggenza, ma meno male che questi doni non possono essere utilizzati per scopi personali e meno male altrimenti avrebbe scoperto la trama di suo marito con la contessa.
Settima figlia, donna Carmina, i settimini hanno doti soprannaturali, nata a sette mesi la mamma di lui, con le stesse caratteristiche in chiave moderna. Ma sa… lei è l’unica che sa che la storia si deve compiere … sente, prova a descrivere ma arranca… la sua vita è piena. Ha scelto lei il posto dove vive adesso con la sua numerosa prole si sentiva attirata alle terre degli amanti e le sue trame…doveva aiutare a compiere il destino.